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CIRCOLO ACLI CASSINO D’ALBERI (LODI). L’ANIMA CRITICA DEL PAESE HA MESSO RADICI: IL CIRCOLO COME PERNO CHE TIENE INSIEME LE PERSONE CON LA SOLIDARIETA’ E L’AGGREGAZIONE.

Cassino D’Alberi è un piccolo borgo agricolo del comune di Mulazzano, dove sorge il Circolo Acli che porta lo stesso nome. Dinamici e orgogliosi gli abitanti di questi luoghi hanno trovato una propria espressione attraverso la nascita di questa realtà di lunga data.  

Paolo Galimberti non ricorda molto delle origini, ma ci delinea gli aspetti principali che hanno reso questo Circolo un luogo, speciale, apprezzato, un riferimento per una comunità poco numerosa:

il Circolo nasce tra il 1948 e il 1951, questo possiamo vedere dagli archivi parrocchiali, in particolare la prima riunione del Circolo è stata registrata nel 1951. Io non riesco a ricordare di più, però sono stato sempre molto legato al Circolo, avendo frequentato anche i percorsi di formazione che ha organizzato nel tempo. Poi, intorno agli anni ’80, noi del mio gruppo, abbiamo preso in mano le redini e seppur lentamente abbiamo cercato di costruire una realtà sempre più attiva e radicata.

Principalmente organizziamo delle serate, coinvolgendo altre organizzazioni benefiche o che hanno necessità di raccogliere fondi per le loro finalità sociali e noi cuciniamo, ci occupiamo della gestione. Abbiamo un bar e quindi la mescita, un’attività che ha diverse ricadute. Soprattutto, per capirci, ci attiviamo per raccogliere denaro da devolvere a cause significative per la nostra comunità, in ambiti come l’handicap e altro, grazie alle serate. Ad esempio, dal 1993 siamo entrati in contatto con un’organizzazione attraverso la quale abbiamo fatto un’adozione a distanza di un bambino brasiliano, per seguirlo e sostenerlo nella sua crescita e nello studio. Prima organizzavamo anche il carnevale ma ora non più. Bisogna aiutare chi ha meno di noi e sappiamo qual è la rete delle associazioni che hanno necessità e ci supportiamo. Lo scopo principale del nostro Circolo e fare della solidarietà. Le persone lo apprezzano e fanno la tessera con noi. Non è un Circolo grande, ma riesce a muovere diverse cose. Io sono felice di esserci.

Offriamo anche la disponibilità della sala che abbiamo per le riunioni di condominio, stando all’interno dei locali della parrocchia. Siamo dei cattolici e andiamo d’accordo con la parrocchia, organizziamo anche delle attività insieme. Ci siamo adoperati per la costruzione di una cappellina dedicata alla Madonna, nel 2016, un’opera davvero molto bella, di cui siamo davvero soddisfatti, perché si trova qui a Cassino in una zona di passaggio, un luogo dove circolano per andare a fare ginnastica.

In passato, vi siete distinti per la vostra vivacità giusto?

Siamo un piccolo paese intorno ai 1000 abitanti e noi del Circolo siamo di fatto ancora un po' l’anima critica. Il Circolo è un pezzo della nostra quotidianità, adesso io vado ad aprire e dalle 14.00 alle 18.00 sono lì e poi dalle 20.00 fino alle 23.00, alternandomi con altri, lo gestiamo interamente noi. Questo è uno spazio importante di aggregazione per il paese. La parte critica della nostra presenza qui risale al ’74, quando ci siamo fatti promotori dell’occupazione degli uffici comunali. Siamo particolari in effetti. Abbiamo occupato il Consiglio Comunale di Mulazzano per due sere, in testa ad una battaglia per far sentire la nostra voce ed avanzare delle richieste per il paese. All’epoca avevamo un’amministrazione della DC e il sindaco era una brava persona. Il nostro è stato uno spirito di contestazione, ma anche di dialogo. Hanno chiamato i carabinieri, ma poi ci siamo seduti tutti attorno al tavolo e abbiamo ragionato insieme. Il nostro essere un po' il perno del paese non deriva soltanto dall’essere battaglieri e vigili, ma per il nostro lavoro a sostegno di ogni categoria, anziani in particolare, prima ci impegnavamo anche per i cacciatori e i pescatori, ciascuno sa che su di noi si può contare. Venendo da noi qui in paese trovavi di tutto. Negli anni Settanta abbiamo fatto costruire anche un campo sportivo qui. Le Acli sono una casa per tutti, purché si creda in quello che si fa e i risultati arrivano.