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Centro Estivo a Torretta: Edizione 2024 - Acli Pavia e Circolo Acli "LA Torretta" (PV)

Vicini alle esigenze delle famiglie nel loro compito genitoriale, per facilitare socializzazione e integrazione, il Circolo Acli La Torretta Aps in collaborazione con Acli provinciali di Pavia Aps organizza anche quest’anno dal 1° al 26 luglio 4 settimane di Centro Estivo per accogliere in piena sicurezza i bambini con età 3-6 anni.

Sono programmate attività educative e ricreative che coinvolgeranno 20 bambini tutte le mattine dalle 8.00 alle 13.00, accolti da due insegnanti. I genitori dei piccoli sono soci del Circolo ACLI La Torretta APS.

L’esperienza del centro estivo offre a tutti l’opportunità di stare bene insieme, di vivere piacevoli momenti di gioco in un ambiente stimolante, sereno e sicuro.

Tutte le attività saranno ispirate all’outdoor education: conoscere, esplorare, fare esperienze propriocettive e psicomotorie nel nostro ampio giardino e coniugare l’esigenza di protezione con la necessità di apprendere.

 

In virtù di tale presupposto si sono individuate le seguenti finalità e i relativi obiettivi:

  • Mettere a disposizione delle famiglie uno spazio di accoglienza per far crescere i bambini in un ambiente solare, sereno, e ricco di stimoli creativi in totale sicurezza e nel rispetto di tutte le norme vigenti
  • Permettere ai genitori di avvalersi di un servizio che tuteli i minori durante gli orari lavorativi delle famiglie;
  • Realizzare un percorso di crescita e sviluppo individuale e di gruppo, attraverso:
  • la condivisione di regole, la predisposizione di spazi accoglienti e l’instaurazione di modalità relazionali chiare
  • la diversificazione di attività ludiche che sappiano coinvolgere, motivare il singolo e il gruppo
  • l’accettazione delle differenze e la condivisione degli obiettivi nel gruppo dei pari
  • lo stimolo della fantasia e della creatività dei bambini, creando occasioni di crescita espressiva e l'esplorazione di nuovi linguaggi, con attività ricreative, espressive e ludiche da condividere anche in casa con i propri familiari.

Il Centro dispone di due saloni comunicanti, separati da divanetti e librerie, in cui sono accolte le due sezioni la VERDE e la BLU, attrezzate di propri arredi e giochi ad uso esclusivo dei gruppi; il GIARDINO è allestito con giochi, tricicli, altalene, scivoli, tavolini, sabbiaia, palette, secchielli per attività di travasi.

Nel mese di luglio i bambini del centro estivo saranno proiettati in una vacanza immaginaria a contatto con la natura attraverso giochi, sport e laboratori ricreativi.

LABORATORIO “Manine creative”

L’esperienza manuale permette al bambino di dare forma alle immagini del mondo che egli sviluppa dentro di sè e stimola il suo desiderio di condividere e scambiare con gli altri le proprie idee giocando a realizzarle. Utilizzando materiali di riciclo, costruendo e riparando giocattoli e burattini, il bambino ha la possibilità di sperimentare ed affinare la abilità manuali e creative, dando valore al recupero e al riuso dei materiali.

LABORATORIO DI PUTTURA “Un mondo tutto a colori”

Il bambino deve essere libero di sperimentare e di conoscere la realtà attraverso il tatto, deve essere libero di sporcarsi e di coinvolgere nel processo conoscitivo tutto il corpo. La bellezza del laboratorio di pittura è che consente ai bambini di dipingere con le mani, con le dita o con strumenti quali spugne e pennelli, di conoscere la consistenza dei colori, permettendo di dare sfogo alle proprie emozioni e sentimenti. Dietro una semplice “macchia di colore”, il bambino acquisisce competenze sulla sua corporeità e alla sua sensibilità, creando un artefatto che rimane come una piccola opera d’arte.

Attraverso le diverse tipologie di pittura, il bambino potrà sperimentare la pittura con i piedi (cartellone sul pavimento), o con un cartellone appeso… attraverso la pittura verticale.

LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’ “Mi piace se ti muovi”

Attraverso il gioco, il movimento e i percorsi sensoriali viene favorita l'integrazione tra l'espressione creativa, lo sviluppo delle capacità di apprendimento e la comunicazione con gli altri, facilitando nel bambino una crescita armoniosa. La psicomotricità si pone come: base dello sviluppo dell'identità, espressione della vita emozionale, fondamento dei processi cognitivi organizzazione della motricità funzionale e relazionale.

LABORATORIO “La Fiaberia”

A metà della giornata verranno organizzati laboratori di esperienze narrative, di educazione all'ascolto ed elaborazione di testi dedicati all'infanzia: le trame del racconto giocato sono il filo conduttore che sostiene l'espressione creativa di sè e fornisce nuove modalità di approccio alla realtà.

Quest’anno grazie al progetto Con-Testo finanziato da Regione Lombardia c’è la possibilità di accogliere pro bono alcuni minori di famiglie in difficoltà sociale ed economica.

Centro Estivo Intergenerazionale: Insieme senza tempo - Circolo Acli Recanati (MC)

Il Circolo Acli Castelnuovo-aps di Recanati, in provincia di Macerata, propone a partire dal 10 giugno il centro estivo intergenerazionaleInsieme senza tempo”. L’obiettivo del progetto è unire la spontaneità e la curiosità dei bambini e delle bambine (6-12 anni) e il sapere e la capacità di accogliere e prendersi cura delle nonne e dei nonni.

Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, le due generazioni svolgono insieme tante diverse attività: creazione di vestiario, uncinetto, piccole riparazioni, falegnameria, costruzione di giocattoli, cucina, attività motoria, interviste, lettura e racconto di storie legate alle tradizioni del territorio. Si intende, con la condivisione di attività e di momenti della giornata, facilitare il dialogo fra chi è cresciuto in momenti storici diversi e ridurre le distanze degli anni. Al centro estivo intergenerazionale chi non è nonno lo diventa e chi non ne ha può trovarne uno. Insieme si impara ad ascoltarsi a vicenda, a mettersi in gioco e a scoprire nuove cose su di sé e sulle persone vicine.

Un’iniziativa che il Circolo propone per il terzo anno consecutivo spinto dal desiderio dei nonni e delle nonne, dalle richieste dei genitori e dal bisogno della comunità circostante di essere viva, presente e valorizzata nel territorio.

Siamo tutti creature speciali - Acli Bologna e US Acli Bologna (BO)

Il progetto delle Acli di Bologna per bambini con doppia eccezionalità, gifted e disturbo dello spettro autistico.

Il progetto S.A.R.A. vuole spostare la luce sui ragazzi da portatori di bisogni a portatori di capacità e per una presa di consapevolezza delle proprie potenzialità espressive.

Si tratta di un’esperienza costruita nella logica e grazie alla forza di rete: con il Comune di Bologna e l’AUSL di Bologna, come Enti sostenitori e promotori, con le Associazioni aderenti all’US Acli, con gli esperti e educatori e i servizi Acli e territoriali. Una rete che, a sua volta, è in grado di tessere nuovi legami  tra i giovani e le loro famiglie, co-costruendo un percorso di crescita, sensibilizzazione e accompagnamento. 

Si parte da un principio fondamentale: la diversità non è un limite, ma può divenire una risorsa e un modo per raggiungere un obiettivo, impiegando e valorizzando gli strumenti a disposizione. Anche per questo abbiamo scelto l’utilizzo della parola inglese gift per indicare la pludotazione: perché quella diversità è un dono.

Le attività sono iniziate lo scorso febbraio, coinvolgendo i giovani in laboratori extra-scolastici, quali doposcuola e di musica, e un corso di formazione intitolato “Bambini gifted e doppia eccezionalità: riconoscerli, accoglierli, valorizzarli nella scuola e nei servizi educativi”, rivolto alle famiglie, agli insegnanti e alla comunità educante.

Ad oggi proseguono con “Siamo tutte creature speciali”, laboratorio di Pet Therapy e dove i bambini partecipano alle attività seguiti da personale esperto in IAA (Interventi Assistiti con gli Animali), di cavalli con la certificazione adeguata e specifica, e con la presenza dei genitori o familiari. La scelta di questa disciplina, già sperimentata nell’ambito di altre progettualità educative e non solo, nasce dall’impatto della relazione con l’animale e la natura,  e dal valore che l’esperienza di incontro con l’altro: i  bambini e i ragazzi riescono in maniera spontanea a far emergere il proprio mondo emotivo, a riconoscerlo e ad ascoltarlo, sperimentandosi nella scoperta e nella comprensione dell’altro, e nella reciprocità delle relazioni.

Si genera uno spazio dove i partecipanti non proveranno più la sensazione di giusto o sbagliato, ma solo di essere parte di un gruppo in cui riuscirà a comprendere le emozioni di tutti. E dove tutti, nella nostra diversità, siamo ugualmente creature speciali.

In alto lo sguardo verso il sociale con le barrette di cioccolato solidale

La nuova iniziativa è stata proposta da Acli Siracusa in collaborazione con Acli Terra. L’inaugurazione dello stand si è tenuto il 27 aprile 2024 all’interno della Festa della Fragola all’Ippodromo del Mediterraneo a Cassibile.

Nello stand, oltre ad essere esposti prodotti enogastronomici del territorio, sono state acquistate delle barrette di cioccolata solidale; le barrette di cioccolato alla fragola non sono solo un dolce piacere per il palato, ma anche un’opportunità per fare del bene.

“Qualche mese fa – racconta il presidente provinciale Acli Bianca - abbiamo incontrato una rete di associazioni che hanno allestito un orto sociale presso l’Istituto delle suore Francescane Missionarie di Siracusa. Vogliamo far crescere quest’orto grazie alla immensa generosità della gente”.

L’iniziativa ormai attiva da qualche anno si rivolge principalmente a gruppi di persone affette da patologia psichica grave, con il motto “curare un orto” per curare se stessi.

Grazie al supporto della rete Acli di Siracusa e di tante persone generose si è raggiunto l’obiettivo: si passerà da un orto sociale ad un GIARDINO TERAPEUTICO, con la realizzazione di aiuole rialzate su cassoni di legno che faciliteranno il lavoro manuale.

Verranno distinte le aree per la coltivazione delle piante aromatiche e quelle per le specie ornamentali, con l’inserimento di mangiatoie e nidi per uccelli.

Per il video clicca qui

Percorso di Educazione alla Pace - Acli Sardegna

Sabato 4 maggio, si è svolto presso il Teatro Sant’Eulalia, a Cagliari, il terzo incontro del PerCorso di educazione alla pace pensato dalle Acli regionali della Sardegna e condotto da due formatori d’eccezione: Daniele Novara e Marta Versiglia.

Daniele Novara e Marta Versiglia non sono sicuramente dei nuovi arrivati in Sardegna.

Le Acli regionali della Sardegna hanno saputo intercettare i bisogni formativi di tutti coloro che attualmente non possono recarsi fuori Sardegna per seguire le formazioni proposte dal CPP e hanno voluto ricucire questo filo interrotto organizzando una giornata formativa della durata di sette ore, intitolata “L’alfabetizzazione al conflitto come educazione alla pace”, che ha rappresentato una straordinaria opportunità gratuita per acquisire competenze nella gestione dei conflitti e nei processi di apprendimento.

La giornata di formazione è stata pensata in due momenti: la mattina i partecipanti hanno avuto modo di sperimentarsi sul tema della gestione del conflitto attraverso test, esercizi pratici, attività individuali e confronti di gruppo.

La seconda parte dell’incontro è stato invece dedicata all’illustrazione del metodo, rivolto a genitori, insegnanti ed a chiunque svolga un ruolo educativo, che Daniele Novara ha chiamato “Litigare Bene, frutto di un lungo lavoro di esplorazione sulla possibilità di insegnare a litigare ai bambini. Maria Montessori sosteneva che il compito della politica fosse evitare la guerra mentre quello dell’educazione fosse costruire la pace.

In accordo con questo pensiero, le Acli regionali della Sardegna, attraverso questo percorso di apprendimento alla gestione positiva delle relazioni, hanno cercato di piantare semi di pace animate dall’idea che solamente partendo dal nostro piccolo, educando noi stessi alla nonviolenza e alla gestione positiva dei conflitti, si possa influenzare il mondo che ci circonda ed incidere anche a livello macro.

Daniele Novara è un pedagogista, autore, counselor e formatore. Nel 1989 ha fondato il Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (Cpp) di cui è tuttora direttore. Dirige inoltre gli studi di consulenza pedagogica Cpp, riceve presso le sedi di Piacenza e Milano e, dal 2002, la rivista “Conflitti”. Dal 2004 è docente del Master in Formazione interculturale presso l’Università Cattolica di Milano. Ha elaborato dispositivi, tecniche, metodi e concetti innovativi nati dalla pratica quotidiana del lavoro pedagogico, dell’apprendimento e della gestione dei conflitti e che formano il Metodo Daniele Novara. I suoi libri best seller, tra i quali ricordiamo “Urlare non serve a nulla”, “Organizzati e felici” e “La manutenzione dei tasti dolenti” sono stati tradotti in tutto il mondo raggiungendo anche il mercato russo e quello cinese.

Marta Versiglia è una formatrice Cpp, pedagogista e counselor maieutico. Da anni segue la ricerca e l’applicazione del metodo Litigare Bene, ideato da Daniele Novara, e la formazione sul territorio. Fa parte del Comitato di redazione della rivista Conflitti e cura la rubrica “Tra le pieghe delle biografie”. Anche autrice, tra i libri pubblicati ricordiamo “Lasciami crescere!”, “Attività Montessori all’aperto” e “Imparare giocando”, tutti legati al metodo Montessori.

La ricerca sui pedali: Adotta un respiro - Circolo Acli Grottaglie (TA)

Una grande avventura ciclistica, una sfida nata da un affiatato lavoro di squadra: questa la ricetta per la quarta edizione dell’evento “La ricerca sui pedali” che ha visto tra i sovvenzionatori anche il Circolo Acli Grottaglie Aps di Taranto.

L'appuntamento, si è tenuto in  Puglia, dal 25 al 29 aprile 2024 partendo da Torre Santa Susanna  e facendo tappa tra le altre località a Brindisi, Massafra, a San Giovanni Rotondo e Alberobello. 

E’ stato organizzato da volontari di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica che ogni giorno devono fare i conti con una malattia che toglie il respiro: la fibrosi cistica.

Una malattia genetica grave più diffusa in Europa senza ancora una cura risolutiva. Colpisce molti organi, soprattutto polmoni e pancreas, manifestandosi in maniera cronica progressiva. Ed è il danno ai polmoni che determina la durata della vita delle persone con FC e che alla fine porta all’impossibilità di respirare.

Chi nasce con la malattia ha ereditato il gene mutato CFTR che causa la malattia sia dal padre sia dalla madre, entrambi portatori sani FC. Nella larghissima maggioranza dei casi chi è portatore sano FC non sa di esserlo, perché non ha alcun disturbo di salute e non ha, o non sa di avere, in famiglia parenti con questa malattia.

In Italia c'è un portatore sano FC ogni 30 persone circa.

Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di far conoscere la malattia nel territorio e far comprendere quanto è importante sostenere la ricerca scientifica.

Attraversando una regione d’Italia, diversa ad ogni edizione, si è cercato di coinvolgere delegazioni, volontari e famiglie, scambiandosi storie di vita e di malattia, coltivando rapporti umani e trasmettendo reciprocamente coraggio e speranza per un futuro migliore.

Con una donazione di 10 euro aiuti a sostenere la ricerca. Il tuo contributo può fare la differenza!

Aiuta anche tu Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica a trovare “Una Cura per tutti”.



CLICCA QUI PER IL VIDEO

 

 

Plan Your Future - Circolo Acli Il Lato Positivo e Acli Verona (VR)

Il progetto è stato realizzato dalle Acli di Verona, dal loro Circolo “Il lato positivo”, in collaborazione e con il contributo del Comune di San Giovanni Lupatoto e di Lazise.

E’ iniziato nel 2023 e ha coinvolto 67 ragazzi tra i 12 e i 17 anni attraverso attività semi strutturate e guidate. Le attività stanno proseguendo anche nel 2024 con il coinvolgimento di altri comuni e realtà territoriali di Verona e provincia.

La proposta intende realizzare interventi innovativi per prevenire e contrastare il disagio e la devianza giovanile. L’intento è quello di agire sulle situazioni definite a rischio attraverso il coinvolgimento più ampio dei ragazzi del territorio, al fine di non “ghettizzare” le fragilità, ma favorire protagonismo e inclusione tra pari, stimolando un’attivazione responsabile nel progettare il loro futuro. Come? Un’educativa di strada vicina ai giovani, che non giudica, ma accoglie, ascolta e attiva. In questo modo si capovolge la logica tipica degli interventi educativi, che si basa sulla realizzazione di attività che nascono su una proposta strutturata dagli operatori sociali e si fa diventare la “strada” da luogo di devianza a momento dell’incontro e del confronto, dove i giovani possono esprimere la loro voglia di protagonismo e portare i loro desideri e bisogni. Questo permette di co-progettare gli interventi in risposta, superando soglie e ostacoli reali e simbolici che normalmente l’accesso alle proposte educative tradizionali porta con sé. La strada così viene intesa come possibile “Setting”, e quindi un’organizzazione di spazio, tempo e regole. 

I giovani oggi manifestano in varie forme il desiderio di essere ascoltati. A volte, alcuni, lo fanno anche con modalità scorrette e/o irrispettose delle regole civiche: si tratta spesso di giovani con background socioeconomico-familiari e reti relazionali fragili. Questo si rileva anche negli spazi del Comune di Lazise, dove gruppi di giovani si incontrano nel tempo libero. L’approccio meno efficace in questo caso, è quello di riprendere tali azioni con divieti, limitazioni e restrizioni: nel breve periodo questo forse produce qualche impatto, ma sul lungo periodo ci sarà sicuramente una reiterazione delle azioni poste in essere, magari in altri spazi e in altri luoghi, ma con le stesse modalità.

Accogliere invece queste manifestazioni come una richiesta di attenzione e possibile espressione di bisogni e idee, facendo al contempo capire ai ragazzi che con le corrette modalità di interazione possono essere rinforzati e sostenuti nel portare avanti ambizioni e proposte, permetterà di infondere senso di fiducia, responsabilità, immaginazione e partecipazione. Il cambiamento nelle modalità di relazionarsi ed approcciarsi al mondo adulto e all’ambiente che li circonda viene generato, infatti, favorendo un protagonismo autentico, rispettoso dei tempi, dei linguaggi e delle visioni di questi ragazzi che offra loro anche la possibilità di rischiare, normalizzando un possibile fallimento come opportunità di miglioramento e crescita.

ATTIVITA' SVOLTE: CORSO DI BARMAN, CORSO DI VIDEOMAKER, SERATE ADOLESCENTI (PIZZATA E TORNEO DI PLAYSTATION), CORSO DEEJAY, CORSO FOTOGRAFIA